Medici per la Pace: dai diritti alla salute

Medici per la Pace: dai diritti alla salute

In Italia e nel mondo, dal 2002 Medici per la Pace OdV assicura cure sanitarie gratuite agli esclusi, agli emarginati, garantendo la piena tutela dei loro diritti e promuovendo politiche di inclusione. All’intervento sanitario si aggiungono attività di sensibilizzazione ed educazione alla solidarietà e al rifiuto della discriminazione, oltre a supporto psicologico e sociale. Ne abbiamo parlato con il dott. Fabrizio Abrescia, fondatore e presidente dell’associazione

di Michele Turazza

Dott. Abrescia, quando nasce Medici per la Pace e da chi è composta?

Medici per la Pace è nata nel 2002 dall’idea di un gruppo di medici e infermieri che, nel loro lavoro così come nelle esperienze di vita, notavano una forte disparità di accesso ai servizi di tutela della salute. L’associazione è stata costituita per garantire questo diritto fondamentale, ed è nel tempo cresciuta diversificando le aree di intervento a livello geografico – con l’apertura di progetti in Asia, America Latina, Africa ed Europa – e a livello tematico con l’avvio di programmi di prevenzione, assistenza sociosanitaria, educazione alla salute, supporto umanitario e formazione lavorativa. Ad oggi, fanno parte di Medici per la Pace numerose volontarie e volontari con diverse competenze.

Avete scelto un nome molto impegnativo, oltre ad obiettivi ambiziosi, soprattutto di questi tempi…

Un nome dice molto dell’organizzazione che lo porta. Se la parola “medici” qualifica semplicemente i contenuti tecnici delle attività espletate dall’associazione, “pace” è senza dubbio una parola pesante: la pace è al vertice delle aspirazioni, dei bisogni e delle necessità del genere umano, e non solo di questo. È nella pace che si fondano e risiedono la serenità, il benessere, lo sviluppo di un popolo come di una singola persona, di tutti come di ciascuno.

Ma la pace non è mai scontata: è, piuttosto, una faticosa conquista.

Proprio così, è il frutto di una lotta, prima che contro avversari esterni, contro quanto di negativo e distruttivo risiede in ciascuno di noi, contro le spinte egoistiche, contro le tentazioni prevaricatrici, contro le menzogne di comodo e contro tutto quel pantheon diabolico che viene scatenato in noi, tra altre mille cause nefaste, dall’avidità, dalla grettezza e dalla sete di potere. In questo senso, la pace non è un dono, ma, appunto, una difficile conquista. Vi è fortunatamente uno strumento che ci aiuta nel conseguimento dell’obiettivo, e questo strumento si chiama giustizia. Senza giustizia non può esservi pace durevole tra gli uomini, tra i popoli, tra le nazioni. L’esistenza o l’assenza di giustizia posseggono dunque…

LEGGI L’ARTICOLO COMPLETO: ABBONATI A DOSSIER SICUREZZA. Per informazioni clicca qui
CATEGORIES
TAGS
Share This