Prociv Arci, il valore della formazione

Uniformare a livello nazionale la formazione di base di ogni volontario della Protezione Civile; diffondere il più possibile la cultura della prevenzione. Questi i due obiettivi, fortemente collegati tra loro, perseguiti dalla Prociv Arci che il 20 e 21 settembre, a Roma, ha organizzato il primo corso di “formazione per formatori” rivolto a volontari provenienti da tutta Italia. Un passaggio importante, necessario e per nulla scontato

di Matteo Picconi

Si potrebbe sostenere tranquillamente che il concetto di “formazione”, al giorno d’oggi, è piuttosto inflazionato, nel senso che lo troviamo utilizzato spesso nei più disparati ambienti del mondo lavorativo, dove recita però un ruolo e un significato (purtroppo) ancora accessorio, in alcuni casi addirittura secondario. Ma dietro al concetto di formazione segue quello, fondamentale, della prevenzione, anche questa ancora oggi troppo sottovalutata tanto nel mondo del lavoro quanto in quello più variegato della sicurezza pubblica.

La centralità della formazione (e, di conseguenza, della prevenzione) diviene dunque determinante quando è destinata a tutte quelle realtà che svolgono attività di protezione civile: non soltanto coloro che espletano tali attività per professione ma anche, e soprattutto, tutte quelle realtà associative (e sono tante) appartenenti al mondo del volontariato e che da sempre restituiscono un contributo prezioso alla collettività quando si tratta di affrontare le emergenze.

Una premessa doverosa, perché se nel primo caso chi porta una divisa si vede garantito l’accesso a una formazione di base e di intervento “unificata” e “riconosciuta” a livello nazionale, nel settore del volontariato fino ad oggi questo non è pienamente avvenuto. Una complicazione di natura operativa, organizzativa, finalmente vicina al suo superamento.

È da questa esigenza che, ormai da anni, la Prociv Arci, tra le più importanti associazioni di volontariato a livello nazionale…