Longevità e sostenibilità

Longevità e sostenibilità

Negli ultimi secoli, anche grazie ai progressi nella prevenzione e nella cura delle malattie, la speranza di vita è aumentata in modo significativo quasi ovunque e si prevede che continuerà a crescere. Il quadro che emerge dai dati forniti dall’Istat nel Rapporto 2023 è quello di un’Italia sempre più vecchia ma longeva. La longevità non sembra più essere un segreto ben custodito, ma piuttosto una combinazione di stile di vita sano, attività fisica regolare, sonno di qualità e un’alimentazione equilibrata. Sempre più numerose sono le docu-serie dedicate a questo tema. Per esempio “Limitless” di National Geographic, con Chris Hemsworth, a metà tra un’avventura scientifica globale e un viaggio personale (durante le riprese in seguito a dei test genetici ha scoperto di avere una maggiore predisposizione di ammalarsi di Alzheimer). In ogni episodio il celebre attore affronta imprese fisiche e mentali elaborate da esperti, scienziati e medici di fama mondiale per sbloccare il processo di invecchiamento, tra studi innovativi che attingono da nuove ricerche e tradizioni consolidate. La missione di Hemsworth è quella di comprendere meglio i limiti del corpo umano e di scoprire come poter prolungare la salute e la felicità fino alla vecchiaia. Fino alla più recente nuova serie “Zone Blu: i segreti della longevità”, ispirata all’omonimo libro di Dan Buettner, dove l’autore intraprende un viaggio tra le aree più longeve di tutto il mondo. Sono le cosiddette “zone blu”: la Sardegna (in particolare l’Ogliastra), l’isola di Okinawa in Giappone, l’isola di Ikaria in Grecia, la comunità Avventista di Loma Linda in California e la penisola di Nicoya in Costa Rica. Sebbene i nostri fattori genetici rivestano un ruolo importante nella questione longevità, l’invecchiamento è condizionato solo per un terzo dal DNA e per due terzi dipende da cause ambientali e stili di vita. Le prospettive di vita non sono scolpite nei cromosomi, la predisposizione genetica alla longevità si annulla se non vengono adottati comportamenti salutari. L’alimentazione in questi luoghi è povera di grassi e ricca di proteine; c’è un ridotto consumo di carne e di sale e si fa largo uso di fibre, legumi e verdure. Se è vero che uno stile alimentare particolare può aiutare a prevenire l’insorgere di alcune malattie, anche il digiuno è un aspetto da non sottovalutare. Pratica antica, storicamente legata alla religione, di recente ha attirato l’attenzione dei ricercatori. I benefici del digiuno sulla salute sono molti e sono stati osservati sia sugli animali che sull’uomo: vita più lunga, riduzione dei tumori, ringiovanimento del sistema immunitario, ossa più sane, riduzione delle malattie infiammatorie e di molti biomarcatori di rischio per la salute. Le premesse per sostenere il digiuno quindi ci sono, ma attenzione al «fai-da-te». Ma non è solo il cibo che conta. Chi vive in queste zone ha solide relazioni familiari e sociali, conduce una vita prevalentemente all’aria aperta, ha un’intensa attività fisica nei campi, mentre l’impegno per il bene diffuso contribuisce a dare un senso alla propria vita. Un recente studio ha scoperto che il “pensiero positivo” può allungare la durata della vita dell’11-15% e migliorare le possibilità di vivere fino a 85 anni o più, indipendentemente da altri fattori come l’età, il sesso e la salute. Un’altra ricerca ha dimostrato che le persone che hanno un approccio più positivo al processo di invecchiamento hanno maggiori probabilità di viverlo più a lungo. Altro aspetto importante è che le zone blu sono tutti luoghi incontaminati, o comunque poco inquinati, privi di modelli di coltivazione e di allevamenti intensivi; in sostanza, sono un modello di sostenibilità. Non è mai troppo tardi per cominciare a invertire il danno provocato dallo stress, dalla vita sedentaria, dal cibo altamente processato e sovraccarico di zucchero, sale e grassi nocivi ed iniziare il lungo cammino verso la longevità, accompagnati anche da un pizzico di fortuna, che non guasta mai…

La Direttrice Responsabile
Veronica Rodorigo

 

CATEGORIES
TAGS
Share This