I sistemi Plug and Play per produrre energia

ENERGIA

Le temperature di questa estate hanno definito l’assoluta importanza dei condizionatori per molti di noi. L’eccesso di caldo subito nei mesi di Giugno e Luglio è facilmente attribuibile alla crisi ambientale che stiamo attraversando, la deforestazione e lo scioglimento dei ghiacciai non sono certo notizie che passano inosservate, ma fondamentalmente la preoccupazione più grande di una persona costretta a tenere il condizionatore accesso tutto il giorno e il prezzo della bolletta aumenta. Tanto.
Dato che oltre la crisi ambientale, stiamo attraversando anche un’ennesima crisi economica, con i rincari che lapidano facilmente i nostri salari, l’unica alternativa è cercare un qualunque metodo o soluzione che ci permetta di risparmiare qualcosina.

Gli impianti fotovoltaici “plug and play”

Questi sistemi possono essere collegati direttamente alla rete elettrica delle nostre case, tramite una semplice installazione che può essere effettuata, date le ridotte dimensioni, su un balcone o in giardino, senza richiedere nessun tipo di aggiornamento e collegati alla rete elettrica come fossero un semplice elettrodomestico, sfruttando tranquillamente una normalissima presa elettrica monofase 220 V.
Ovvio che in ogni caso, l’installazione va comunicata al gestore della rete elettrica affinché possa gestire correttamente i flussi in entrata e in uscita a livello del contatore, attraverso una semplice comunicazione online.

I più pratici potrebbero anche riuscire nell’impianto “fai da te”, ma è sempre sconsigliato poiché l’installazione deve essere eseguita a norma di legge e rispettando le norme strutturali, nonostante gli impianti siano progettati per resistere a venti, precipitazioni e neve è sempre bene che questi vengano montati in totale sicurezza da esperti del settore. A maggior ragione se si vive in un condominio in qui si deve rispettare il decoro cittadino e condominiale.

Inoltre, l’installazione di sistemi “plug and play” deve rendere conto di diversi fattori, nel caso dei pannelli fotovoltaici ad esempio, bisogna porre attenzione al tempo di esposizione al sole e l’orientamento verso di esso, oltre che ai giorni di sole e l’intensità della luce che la postazione riesce a catturare nell’arco dell’anno.

La loro importanza in questo momento di crisi potrebbe di certo non essere determinante, ma sicuramente darebbero un aiuto non da poco ai nostri costi. La produzione massima tocca i 350 W arrivando a generare nell’arco di un anno dai 300 ai 400 kW senza richiedere la benché minima modifica al nostro impianto elettrico. Inoltre, l’installazione di questi sistemi non è legata a nessun fornitore di energia elettrica, quindi introdurli nelle nostre case non porta a dover effettuare nessun tipo di cambio nella gestione della fornitura elettrica.

In termini economici

E’ ovvio che non parliamo di un risparmio troppo cospicuo, se pensiamo che una famiglia consuma in media dai 2700 ai 3000 kW l’anno, il risparmio di cui andremmo a godere si aggira sui 300 euro l’anno.

Il costo dell’installazione si aggira intorno alle 600 euro il quale può essere dimezzato avendo attivo il bonus fiscale. A questi bisognerebbe aggiungere il costo del lavoro, il quale se eseguito da un professionista richiederebbe meno di un giorno di lavoro senza richiedere cifre esagerate.

Quindi è facile intuire che con un anno/un anno e mezzo si è recuperato il costo dell’investimento fatto. Un risparmio che sicuramente non azzera i costi delle nostre bollette, ma nel lungo periodo può farci trovare qualche soldino in più nelle nostre tasche.

Ultimo ma non ultimo, con questi sistemi andiamo a produrre energia pulita, estremamente green, sfruttando esclusivamente la luce solare o il vento. Certo, non salveremo di certo il pianeta, ma qualche grammo di emissioni in meno e un qualche centinaia di euro in più sul conto sicuramente non fanno male a nessuno.

di Daniele Garritano

 

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