Emilia Romagna: a che punto è la notte?
La macchina dei risarcimenti è partita in grave ritardo e le pastoie burocratiche si sommano alla totale assenza di riprogrammazione del governo del territorio. Va ripensato un sistema di gestione fluviale e territoriale, attualmente caratterizzato da frammentazioni di competenze, sovrapposizioni, scaricabarile, senza alcuna visione unitaria
«I disastri arrivano ormai a ritmo accelerato e tutti dovremmo aver capito che ben poco hanno di naturale, poiché la loro causa prima sta nell’incuria, nell’ignavia, nel disprezzo che i governi da decenni dimostrano per la stessa sopravvivenza fisica del “fu giardino d’Europa” e per l’incolumità dei suoi abitanti». Così scriveva, sul Corriere della Sera del 3 gennaio 1973, Antonio Cederna, uno dei padri nobili dell’ambientalismo, vox clamantis in deserto contro il trasversale partito della cementificazione selvaggia che continua a picconare dissennatamente il nostro patrimonio artistico, storico e paesaggistico nella sistematica anestesia morale (per non dire correità) di larghe fasce della cosiddetta società civile.
In Romagna, nella prima metà di maggio 2023, sono caduti 5 milioni di metri cubi d’acqua, con 17 morti, decine di migliaia di sfollati e centinaia di imprese in ginocchio, in un’area che ha un peso specifico considerevole sulla bilancia economica nazionale, quasi 40 miliardi di euro, pari al 2,2% del Pil. Le aziende agricole danneggiate sono 21mila, quelle agroalimentari 2800. Gravissime le ripercussioni anche sul settore zootecnico e le vie di collegamento, con l’isolamento dei borghi appenninici già a rischio di spopolamento.
«Risarciremo il 100%», promise solennemente la premier Giorgia Meloni, infilata negli stivaloni sprofondati nel fango delle zone alluvionate. E come ha funzionato il meccanismo dei rimborsi? A distanza di mesi, parafrasando Tito Livio, mentre a Roma si discute, la Romagna rischia di essere nuovamente espugnata da altri eventi estremi e ben poco è stato fatto sul fronte dei ristori e…..
di Francesco Moroni LEGGI L’ARTICOLO COMPLETO: ABBONATI A DOSSIER SICUREZZA. Per informazioni clicca qui