Acqua alcalina

Acqua alcalina

Pseudoscienza

Storia di una truffa

Sono ormai diversi anni che il benessere fisico è diventato centro nevralgico della routine quotidiana di molte persone, si è sempre alla continua ricerca di migliorare il proprio stato di salute, come il tenersi in forma con lo sport, mangiare sano, passare più tempo all’aperto e scovare tutti quei metodi e superfood che ci permettono di mantenere il nostro organismo sempre al meglio. Quando un settore – come il wellness – riceve grande attenzione, ecco che guru e astuti commercianti cercano di portare “acqua” al loro mulino approfittando del momento propizio.

Acqua

Navigando per il web è facile imbattersi nella nuova – ennesima – panacea, fonte di cura di molti mali che porta il nome di “acqua alcalina” o alcalinizzata, venduta direttamente già pronta o producibile attraverso speciali brocche, bottiglie o qualsivoglia strumento in grado di “ionizzare” l’acqua delle nostre case.
Secondo i promotori di questo elisir, l’acqua in questione porterebbe il vantaggio di curare malattie cardiovascolari, osteoporosi, ipertensione, cancro, diabete e ulcera.
Tutto molto bello, ma il fatto che sia alcalina non dona purtroppo proprietà magiche all’acqua.
Un’acqua alcalina è appunto un’acqua avente un pH mediamente alto, cioè la concentrazione degli ioni idrogeno, responsabili dell’acidità delle sostanze, è più bassa rispetto alla media. Per chi non si intende molto di acidità e basicità, questo sembrerebbe anche un fattore positivo, ma la realtà delle cose è diversa.

Acidi e basi

Il nostro organismo è una macchina autoregolatrice altamente funzionante, grazie alla quale assumere sostanze che siano acide o basiche (alcaline) porta sempre allo stesso risultato: sia i succhi gastrici (i quali sono molto acidi) che il nostro sangue, andranno ad autoregolare il loro pH biologico in modo da mantenere il perfetto equilibrio di cui il nostro corpo necessita.
Andiamo nello specifico: un acido è una molecola in grado di donare un protone, o ione idrogeno, ad una base in grado di accettarlo. Una base è una molecola in grado di accettare un protone donato da un acido. Maggiore è l’acidità di una sostanza, maggiore sarà l’efficacia di questo “scambio”, e matematicamente minore sarà il suo pH. Un alto valore di pH invece determina una concentrazione di ioni idrossido maggiore rispetto agli ioni idrogeno. Cioè, semplificando molto il discorso, una presenza maggiore di molecole in grado di “rubare” protoni e neutralizzare determinate sostanze o semplicemente modificarne la reattività chimica.
Il discorso sembra complesso, e infatti lo è, solitamente gli studenti della facoltà di chimica, anche dopo aver passato l’esame di chimica generale al primo anno, ancora non sanno cosa sia un acido e cosa sia una base.
Per fare un esempio pratico: quando mangiamo tanto, o magari torniamo da una abbuffata tra amici, è facile che il nostro stomaco mandi dei segnali di disturbo o di mala digestione. Molto probabilmente i nostri succhi gastrici stanno faticando non poco, e lo avvertiamo sottoforma di acidità di stomaco. La cura della nonna ci porta ad assumere, per favorire la digestione, un bel bicchiere d’acqua in cui è disciolto bicarbonato di sodio, il quale è una base di notevole efficacia. In questo modo si va ad effettuare una reazione di neutralizzazione che aiuterà il nostro apparato digerente a regolarizzare molto più velocemente il processo, permettendoci un sonno più tranquillo ed il “ruttino” che è semplicemente l’anidride carbonica prodotta dalla reazione chimica avvenuta nel nostro stomaco, poiché il bicarbonato “ruberà” un protone dal guazzabuglio nel nostro stomaco formando acido carbonico, il quale a sua volta dissocia in acqua e anidride carbonica.
Cercando di capire cosa fa una base con un acido, abbiamo anche capito come il nostro stomaco, anche senza l’aiuto esterno, avrebbe seppur con fatica risolto il problema che noi abbiamo causato allo “all you can eat” salvando l’organismo dal nostro attentato ai suoi danni. E se è in grado di gestire l’artiglieria pesante, pensiamo quanto possa essere ininfluente assumere un’acqua avente un pH leggermente diverso dal solito.

Perché è una truffa

Nel momento in cui l’acqua alcalinizzata arriverà nel nostro stomaco questa verrà neutralizzata automaticamente dal pH acido dei succhi gastrici, e di conseguenza verranno neutralizzati anche i suoi decantati effetti pseudo benefici.
Assumere acqua frizzante, la quale è dotata di un pH molto basso, cioè è acida, per via della quantità superiore rispetto all’acqua naturale di anidride carbonica disciolta in essa, o assumere acqua alcalina, una volta raggiunti i settori biologici in questione avranno entrambe il medesimo destino.
Quindi una gassosa, avente pH intorno all’1-2, non vi ucciderà, e un’acqua alcalina, avente pH circa 7-8, non vi donerà la vita eterna.
Ci si può divertire ad osservare l’acidità delle bevande che assumiamo con un “Phmetro” come la cartina tornasole, facilmente acquistabile, la quale con una scala colorimetrica dal rosso (acida) al blu (basica) ci indicherà il pH della sostanza nella quale la immergiamo. Scopriremo che la coca cola è acidissima (per via di sostanze come anidride carbonica e acido ortofosforico) mentre l’acqua naturale ha un pH neutro e alcune marche anche abbastanza alcalino (senza utilizzare brocche magiche o filtri superavanzati).
Un altro esperimento da provare è il trasformare un’acqua alcalina in una acida…semplicemente soffiandoci dentro! Come ben sappiamo, respiriamo ossigeno ed espiriamo anidride carbonica. Soffiando, ad esempio con una cannuccia, nell’acqua andremo a misurare un pH acido rispetto a quello che prima era basico, poiché la CO2 è un ossiacido e disciolta in soluzione acquosa forma il già citato acido carbonico che è, appunto, un acido.
Quindi giochetti chimici a parte, è facile intuire che il pH delle bevande assunte è altamente irrilevante ai fini biologici del nostro organismo. Ovvio è che, esagerare con bevande zuccherate non è affatto salutare, ma per motivi che vanno ben oltre a queste cosiddette diete “acido-base”.

Non fidarsi degli incantatori

Purtroppo quindi, l’acqua alcalina non porta nessun beneficio scientificamente provato all’organismo, l’unico fattore positivo è l’elevata concentrazione di cationi come sodio, magnesio e calcio, i quali sono fondamentali nella dieta, ma di contro le acque che compriamo o beviamo dai nostri rubinetti (le acque italiane sono certificate come sicure e benefiche) ne sono già ricche quanto serve, un eccesso di queste sostanze invece porta di contro a danni renali che non hanno nulla di benefico.
Tutti i fattori miracolosi millantati riguardo queste acque, come ad esempio il miglioramento nell’ambito sportivo, la modifica batterica della flora intestinale o la più efficace idratazione non hanno nessun fondamento scientifico, ma sono tutte teorie campate in aria e circolate nel web per passaparola da fonti per niente attendibili.
Attraverso internet è ancora più facile vendere fumo, per questo essere informato, anche su argomenti relativamente semplici ma non approfonditi, è di fondamentale importanza per non finire nella rete di pseudo scienziati o mercanti improvvisati.
Di fronte a prodotti “nuovi” proposti dalla rete e non solo, è importante saper individuare le fonti e seguire gli studi e le ricerche di chi scienziato è veramente, scoprendo così, ad esempio, che di benefici portati da diete acido-base o acque miracolose non ve ne sono.
Mangiare sano, bere tanta acqua e praticare sport è l’abc di un organismo sano e andare a cercare scorciatoie sul web avrà come unico risultato quello di prendere un sentiero che vi porterà sulla strada sbagliata.

di Daniele Garritano

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