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Del seguente articolo:

Giugno-Luglio/2010 -
Haiti un dramma epocale
Era il 12 gennaio di quest’anno quando nell’isola di Haiti, nel cuore dei Caraibi, si è scatenato il finimondo: secondo i dati ufficiali 220.000 persone hanno perso la vita ma, altre fonti, arrivano a ipotizzare fino a 300mila morti
Paola Gregory

Alle ore 16 del 12 gennaio 2010 - ore 23.00 in Italia - un terribile
terremoto ha colpito l'Isola di Haiti. Quattro forti scosse
di magnitudo 7,3 della scala Richter, il cui epicentro era situato
a 15 km della capitale Port-au-Prince, hanno colpito i centri abitati
dell’isola caraibica sbriciolando centinaia di palazzi.
Migliaia i morti e i feriti, migliaia gli sfollati, ingenti danni alle infrastrutture,
con l’assoluta carenza dei rifornimenti di acqua
ed elettricità, in diverse città. Questa la situazione che si è presentata
agli occhi dei primi soccorritori. Il terremoto aveva devastato
una regione in cui abitavano oltre due milioni di persone.
Le città più colpite sono state Port-au-Prince, la capitale, e Carrefour
and Jacmel, con il crollo anche di infrastrutture residenziali,
palazzi governativi, scuole e ospedali.


La Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa ha immediatamente allertato un proprio Centro Logistico di Soccorso che si trovava a Panama e una squadra di valutazione è stata inviata sul luogo del disastro. Un primissimo stanziamento di 1,7 milioni di Euro è stato effettuato per andare incontro alle prime, immediate, necessità della popolazione.
Da quel momento tutte le 186 Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa sono state poste in stato di allarme per l'organizzazione di un ponte aereo con l’invio di soccorsi sanitari, viveri, coperte e tende. Anche la Croce Rossa Italiana ha fatto appello alla solidarietà per un primo intervento di aiuto umanitario.
I contributi finanziari raccolti dalla CRI, sono stati impiegati a sostegno delle attività di assistenza alle popolazioni terremotate, lavorando in stretta collaborazione con la Croce Rossa haitiana e la Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa.
"Siamo pronti a dare il massimo supporto possibile alla nostra consorella di Haiti e proprio per questo abbiamo dato la nostra disponibilità immediata all'invio di mezzi e uomini della Croce Rossa Italiana", ha dichiarato il Commissario straordinario della Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca. Il Capo dipartimento delle attività socio sanitarie e delle operazioni in emergenza CRI, Leonardo Carmenati, è stato costantemente presente nell'Unità di Crisi della Protezione Civile dove l'Associazione ha messo a disposizione i suoi operatori di intervento immediato che nei primi giorni è stato essenzialmente di carattere sanitario. Per il primo team di intervento organizzato dalla Protezione Civile. la CRI ha messo a disposizione un medico e un logista.
Fea le cosiddette ‘piccole cose’ i volontari CRI si sono attivati nel periodo pasquale per distribuire piccole colombine in vendita a Roma e a Milano a una cifra simbolica. “Una colombina per aiutare la Croce Rossa Italiana ad aiutare” è stato lo slogan adottato dai volontari. Le migliaia le piccole colombe pasquali sono state cedute alla cifra simbolica di 5 Euro, che rappresentano una donazione volontaria. Il ricavato di questa raccolta fondi è stato utilizzato per sostenere le popolazioni colpite dal terremoto ad Haiti e in Cile.


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