Direttore Responsabile Leandro Abeille


 
home
sommario
noi
pubblicità
abbonamenti
mailinglist
archivio
utilità
lavora con noi
contatti
ARCHIVIO

Del seguente articolo:

Marzo - Giugno/2015 -
Il dramma dei migranti in fuga dalle loro terre e la loro assistenza in mare
Migranti, Rocca (Cri): “Drammatico il passaggio da ‘Mare nostrum’ a ‘Triton’ : Rimettiamo l’uomo al centro”
Andrea Nemiz

Con il passaggio da Mare Nostrum a Triton è cambiata la natura della nostra missione di salvataggio delle persone in mare, afferma il Presidente Rocca. “Con Mare Nostrum si andava incontro alle barche con i migranti per soccorrerli al largo. Oggi si fa solo pattugliamento in mezzo al mare e, solo se necessario, si interviene”. La Ue deve mettere al centro l’azione umanitaria “Le istituzioni rimettano al centro l’essere umano. Insieme a 800 persone sono affondate le nostre coscienze di cittadini europei”
"Triton non è stata la risposta adeguata a questo fenomeno. Si è voluto sostituire questa risposta imbarazzante europea, a una risposta italiana che era Mare Nostrum. Triton è un'operazione che costa mensilmente un terzo di quello che sosteneva il nostro Paese da solo, con una missione differente che non è di "search & rescue".
A dirlo sono stati Francesco Rocca, Presidente nazionale della CRI e Vice Presidente della Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, in un incontro con la stampa a Catania, insieme con il Segretario Generale della Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa Elhadj As Sy.
“Siamo qui - ha detto As Sy - per rompere il silenzio su una situazione difficile da affrontare e digerire. Rompere l’indifferenza che il mondo ha espresso nei confronti di queste tragedie. Dico indifferenza, perché quando parliamo facciamo riferimento solo ai numeri, ma ricordiamoci che dietro questi numeri ci sono persone, storie, donne, bambini, ragazzi costretti a lasciare la casa, la famiglia, disposti ad affrontare il mare Mediterraneo che è diventato un cimitero”. Alla Conferenza erano intervenuti Marco Consoli, Vice Sindaco di Catania, Rita Grossi, Direttore Generale ASP 3, Giuseppe Spampinato, Direttore Sanitario ASP.
Già alla vigilia del semestre italiano alla presidenza dell’Europa, Rocca aveva rivolto un appello affinché l’ Ue considerasse “la gestione delle politiche migratorie come una questione prioritaria e di portata europea perché nessun uomo è illegale”.
"Se è vero che ci sono stati 20mila morti in 20 anni - ha detto Rocca - di quante barche e barchini non abbiamo avuto conoscenza che si sono rovesciati, e invece, grazie a Mare Nostrum, quanti sono stati quelli intercettati, o che siamo andati a intercettare?"
“Con il passaggio a Triton - ha ulteriormente sottolineato Rocca - c’è stato un peggioramento. Il momento è tragico: quello che sta accadendo è un segno dello scadimento morale in occidente rispetto alla mancanza di attenzione”. “Si fa finta di nulla, per iniziare la discussione si sono dovuti aspettare i nuovi 700 morti”. Ora si sentono “tante parole, tante voci di solidarietà per dei fatti che sono davanti agli occhi di tutti”. L’Italia da sola ha portato avanti Mare Nostrum mentre, “L’Europa tutta insieme, è su Triton che impegna invece un terzo di Mare Nostrum”. Comunque, “anche una sola vita salvata è sempre importante e preziosa”.
Diversi, al tempo, erano già stati i naufragi. Comuni cittadini e politici si erano susseguiti sul web con forti commenti sulle vittime nel Mediterraneo. “Siamo in campagna elettorale - disse allora Rocca in un suo commento “si soffia sul fuoco: è questo un fatto tipico delle dinamiche di folla dare delle colpe, e si ragiona individuando il capro espiatorio per le difficoltà del Paese”. Ma per fortuna - ha affermato - “c’è una maggioranza di italiani che ha una capacità solidale”.
“Non si fa però nulla per affrontare in maniera decisa la crisi - ha proseguito Rocca - c’è un problema di accoglienza e, se non si interviene alla radice, il flusso diventa inarrestabile”. Il blocco navale? Per Rocca non sarebbe una soluzione: “Se ci fosse, come tanti auspicano, i migranti cercherebbero altre strade”.
Per intervento alla radice, ha spiegato Rocca, si intende il consentire “un’azione umanitaria in quei Paesi di provenienza, e sicuramente servirebbe una azione internazionale”. Servirebbero, quindi, “campi di accoglienza in Libia o in Siria”, ma “non ci sono le condizioni minime di sicurezza per operazioni umanitarie”.
Intensa nell’assistenza ai naufraghi, l’attività della Croce Rossa Italiana: “Siamo presenti in tutti i porti assistendo i migranti - ha spiegato Rocca - cooperiamo per la prima accoglienza, facciamo la nostra parte, e in Sicilia decine e decine sono i volontari allertati”. È auspicabile, ha aggiunto, che “l’umanità sia rimessa al centro dei valori dell’azione politica. L’uomo sia al centro, altrimenti non c’è azione politica se non si passa da questo”.
"L'Europa deve rimettere al centro l'azione umanitaria. Bisogna uscire da logiche che guardino solo al sistema della sicurezza. Ovviamente va fatto un contrasto forte alla criminalità, una azione di contrasto ai barchini ma, senza un intervento umanitario importante sul territorio libico, sarebbe come voltare la testa dall'altra parte, e far finta che non vi siano persone che stanno scappando da guerre e conflitti e che comunque cercheranno altre rotte "
“Siamo stanchi di assistere ancora una volta a drammi evitabili. Troppe persone sono morte per sfuggire a miseria e guerra, nel vano tentativo di trovare una vita migliore. È da anni che chiediamo di aprire corridoi umanitari in particolare per chi scappa da conflitti armati, una soluzione per evitare la conta di altre vite umane spezzate”, ha aggiunto il Presidente .
“Dobbiamo mettere al centro l’essere umano. Perché questo significa rispettarlo e rispettare il suo diritto a un futuro migliore - ha proseguito Rocca - bisogna rompere l’indifferenza del mondo nei confronti di queste tragedie”. “Ci sono state centinaia di morti in mare ma non sono mai state date risposte. Triton non è la risposta adeguata a questo fenomeno, che non possiamo certo chiamare emergenza visto che è un flusso ininterrotto da anni”.
“L'Operazione Mare Nostrum – ha detto Rocca - andava implementata invece che chiusa. Triton, la missione gestita da Frontex, non serve ad evitare altre morti. È praticamente inutile e non dispone delle capacità adeguate, in termini di uomini e mezzi, per svolgere attività di soccorso in mare. Questi nuovi morti pesano sulle coscienze di tutti, nessuno escluso”.
“La si è voluta sostituire all’operazione italiana Mare Nostrum – ha aggiunto - e questa è quella che io ho definito una risposta imbarazzante perché era la risposta dell’Unione Europea, un’operazione che mensilmente costa un terzo di quello che il nostro Paese sosteneva da solo con una missione completamente differente che non è il ‘search and rescue’. Questa tragedia probabilmente poteva accadere anche con Mare Nostrum se è vero che c’è stata una collisione, ma se è vero come è vero che ci sono stati 20 mila morti da quando questo flusso ormai è iniziato venti anni orsono, di quante barche o barchini non abbiamo avuto conoscenza che si sono rovesciati? Molti, grazie a Mare Nostrum si sono potuti intercettare e salvare.
Lo scorso febbraio 29 migranti sono arrivati a Lampedusa morti assiderati mentre la Guardia Costiera, che li aveva intercettati al largo della Libia, trainava il gommone sul quale erano ben 105 gli uomini a bordo. A Lampedusa al molo Favarolo, a soccorrere i superstiti della tragedia, erano accorsi anche i volontari della Croce Rossa Italiana che fanno parte del gruppo appena formato sull’isola. Solo alcuni giorni prima, in Piazza Garibaldi, c'era stata la cerimonia di consegna della Medaglia d'oro al Merito ai lampedusani da parte della CRI per la generosità e l'umanità mostrate ormai da anni nei confronti dei migranti.
“L’Unione Europea si faccia carico di questa tragedia. Vergogna e tristezza per queste morti che potevano essere evitate” Così ha commentato Francesco Rocca. “Ancora morti in mare, morti per il freddo. Quanti ancora ne dovremo contare perché l'Europa si faccia realmente carico di questa tragedia continua? Provo vergogna e dolore per questa ennesima perdita di vite, una strage che poteva essere evitata e che pesa sulle coscienze di tutti. Di fronte a questo dramma ancora una volta torniamo a gridare con forza l’urgenza di definire un piano di accoglienza a livello europeo. Quanti morti ancora ci vorranno per ricordarci che si tratta di esseri umani?”


<<precedente sommario successivo>>
 
<< indietro
ricerca articoli
accesso utente
login

password

LOGIN>>

Se vuoi
accedere a tutti
gli articoli completi
REGISTRATI

Scrivi il tuo libro: Noi ti pubblichiamo!

Le parole di una vita

Cittadino Lex

gg