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Del seguente articolo:

Ottobre - Febbraio/2015 -
Ecosistema a rischio
Emergenza maltempo: la Toscana flagellata da raffiche di vento a oltre 100 km all'ora
Ugo Rodorigo

ll Presidente della Regione Enrico Rossi dichiarando lo "Stato di emergenza” ha detto che “è stato un vero disastro, lo Stato deve aiutarci”. Ha aggiunto che i sindaci dei comuni più colpiti debbono avviare interventi urgenti anche per estendere la mobilitazione della protezione civile su tutta la Toscana.
Scuole chiuse a Prato e Pistoia. Tra i feriti anche due vigili del fuoco. Danni, alberi caduti, tetti scoperchiati, cornicioni crollati. A Forte dei Marmi è stata devastata la Versiliana. Il sindaco della città:"Sembra un'esplosione nucleare"
A seguito dei danni provocati dall'ondata di maltempo dei primi di marzo, è proseguita l'attività di soccorso da parte dei vigili del fuoco di tutti i comandi della Toscana. Sul territorio è stata dislocata una forza operativa di 150 squadre che hanno operato ininterrottamente nei momenti dell'emergenza.
Sin dalle prime ore dell'avvio dei soccorsi è arrivata anche una piattaforma aerea giunta dal comando di Milano su disposizione del centro operativo nazionale. Sin dalle prime ora della mattina erano già stati effettuati quasi 2000 interventi. La direzione regionale dei vigili del fuoco per la Toscana, che ha effettuato il coordinamento dei soccorsi, ha monitorato ad ogni ora la situazione per gestire al meglio le risorse sul campo per tornare alla normalità, nel più breve tempo possibile.
Il vento con le raffiche più intense degli ultimi 20 anni piega per un giorno la Toscana. Da Firenze alla Maremma alla Versilia, un patrimonio verde di alberi e pinete distrutte. A Forte dei Marmi il sindaco ha detto che "la città ha cambiato il suo volto,come se fosse passata un'esplosione nucleare". Raffiche anche superiori ai 100 chilometri all'ora hanno provocato danni in molte zone della regione. Mai così intense, ha detto l servizio meteo della Toscana, dal 1995. Alberi caduti, cartelli divelti, tegole, cornicioni crollati, tetti scoperchiati, campanili crollati, strade chiuse. In provincia di Lucca, a Borgo a Mozzano, un quarantenne è morto prigioniero della sua macchina, schiacciata da un masso che si è staccato dalla collina. A Ponte Moriano, il vento ha scoperchiato il tetto della palestra di una scuola elementare e due donne sono rimaste ferite.
Due maestre sono rimaste ferite, non gravemente, a Ponte a Moriano in provincia di Lucca dalla caduta di alcuni pannelli dalla palestra della scuola. A Montignoso, in provincia di Massa Carrara, è crollata parte del tetto di una palazzina: illesa una famiglia di tre persone, tra loro una donna disabile, che ha dovuto abbandonare l'immobile dichiarato inagibile dai vigili del fuoco. I detriti del tetto hanno invaso l'ingresso dell'abitazione e parte del salotto, mentre la famiglia dormiva nelle camere. ll comune ha provveduto ad accogliere la famiglia in una struttura ricettiva convenzionata, dove rimarrà tutto il tempo necessario ai lavori di messa in sicurezza della sua abitazione.
Il vento ha ferito, sia le persone che monumenti, ha cambiato il profilo dei paesaggi, li ha stravolti. A Pietrasanta è stata devastata la pineta di D'annunzio, la celebre Versiliana: "Dovreste venire tutti a vedere come è ridotta" dice desolato il sindaco Domenico Lombardi. "E' come se fosse passato un gigantesco frullatore". Sono spariti i sentieri, centinaia di tronchi spezzati, rami, fogliame " “La pineta ' stata rasa al suolo", ha aggiunto la Forestale. A Forte dei Marmi stessa cosa, negozi devastati, vetri rotti, tettoie che volavano come fossero di carta velina.
Anche a Firenze le raffiche di grecale hanno sollevato parte del tetto della celebre “Chiesa dell'Autostrada” che fu realizzata nel 1964 da Giovanni Michelucci. A Prato sono crollate parti delle antiche mura. A Bolgheri abbattuti una decina di cipressi dello storico viale, reso celebre da Giosuè Carducci con il componimento poetico 'Davanti San Guido'. Le raffiche di grecale, che hanno flagellato la costa toscana, non hanno risparmiato gli alberi del 'duplice filar' ("I cipressi che a Bolgheri alti e schietti van da San Guido in duplice filar, quasi in corsa giganti giovinetti mi balzarono incontro e mi guardar"). Dieci alberi sono caduti, e altri quattro pericolanti verranno abbattuti per la sicurezza della circolazione dalle squadre della forestale della Provincia. I tecnici stanno infatti effettuando una verifica completa dei cipressi per verificarne la stabilità.


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