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Del seguente articolo:

Ottobre - Dicembre/2013 -
Il caos idrogeologico del Paese
In bilico fra rocce e mare l’Intercity Milano-Ventimiglia.
Riccardo Romeo Jasinski

Investito dallo smottamento di un terreno sovrastante dove c’era una villetta con terrazzo ‘vista a mare’

Il maltempo ha imperversato anche ai primi dell’anno e di nuovo in Liguria è tornata la paura con frane e allagamenti in diverse parti del territorio. La pioggia che ha continuato a cadere ha provocato smottamenti e allagamenti.
Una frana o proprio uno smottamento del terreno, che forse si sarebbero anche potuti prevedere, avrebbero causato il disastro. I periti, già al lavoro, dovranno stabilire che tutto è avvenuto magari anche con la complicità, o la concausa, del terrazzo di una villetta privata in alto sulla linea ferroviaria. Lo smottamento, lento ma inizialmente continuo, è arrivato al punto tale che dalle immagini sembrerebbe avviato ad adagiarsi verso il mare. Il deragliamento del treno è stato inevitabile. Solo per un miracolo e per la velocità molto lenta, il locomotore dell’intercity non si è ribaltato.
L'incidente è avvenuto nei pressi della stazione di Andora. Per fortuna sono rimasti feriti solo due viaggiatori. Il treno è l'Intercity 660 Milano-Ventimiglia, la cui linea si sfila lungo una sovrastante parete rocciosa che incombe sulla tratta tra Savona e Imperia che per un tratto corre accanto al mare, come spesso necessariamente avviene, in quella zona.
Feriti i due macchinisti, il capotreno e due viaggiatori. Nessuno, per fortuna, ha subito lesioni serie. Proprio per il pericolo di frane, in quel tratto era stato disposto il transito dei convogli a velocità ridotta, non più di 30 chilometri orari. Questa circostanza spiegherebbe anche perché non si sia verificato un disastro. Sono rimasti illesi, infatti, i circa 200 passeggeri che erano a bordo e quasi tutti hanno raggiunto a piedi la vicina stazione di Andora, a circa 500 metri dal luogo dell’incidente. Ovviamente è stata bloccata la linea Italia-Francia che in quel tratto corre su binario unico.
“Siamo salvi per miracolo perché se i vagoni avessero seguito la motrice nel deragliamento noi non saremo qui a raccontare quello che è successo. Infatti, se il locomotore fosse caduto in mare, avrebbe potuto trascinarsi appresso anche qualche carrozza e a quel punto saremmo finiti tutti in acqua”. Così raccontano alcuni passeggeri mentre altri, non si sono accorti di nulla se non "quando il treno ha iniziato a sballottare". "A un certo punto del viaggio anche io mi sono sentita sballottare e mi sono trovata con la faccia appiccicata contro il finestrino: ho visto il mare e dall’altra parte la montagna che sembrava cadermi addosso. La paura è stata tremenda", ha raccontato una ragazza.
Nell’avvio delle indagini per accertare le cause ed eventuali responsabilità del disastro, la procura di Savona ha disposto il sequestro dell’intero ufficio tecnico del comune di Andora dove è costantemente al lavoro una squadra di polizia giudiziaria per risalire alle autorizzazioni a suo tempo concesse per costruire le villette a strapiombo sulla linea ferroviaria che porta in Francia.
Così il procuratore della Repubblica di Savona Francantonio Granero che ha compiuto un sopralluogo in elicottero sul luogo del deragliamento, riferendosi alle villette costruite sulla ferrovia, ha commentato di avere avuto l’impressione di trovarsi di fronte non all’opera del fato ma dell’uomo. Una situazione incredibile, perché le villette a schiera sembrano essere state costruite proprio a picco sulla ferrovia.
Ma il sopralluogo del magistrato in zona avrebbe anche dato una netta impressione di trovarsi alle prese con un territorio particolarmente fragile e ferito dalle massicce piogge degli ultimi giorni. Al momento non ci sarebbero indagati, ma la Procura ha aperto un fascicolo per disastro colposo. Oltre a operare direttamente negli uffici comunali gli uomini della polizia giudiziaria hanno sequestrato tutta l’area collinare coinvolta nello smottamento e sulla quale si trovano almeno una decina di abitazioni. I tecnici stanno vagliando anche la stabilità degli edifici nella maggioranza di proprietà di vacanzieri, al fine di decretarne l’agibilità. L’inchiesta è comunque solo ai primi passi. In attesa anche che il tempo conceda una tregua e renda possibile gli interventi di messa in sicurezza.
Si ringraziano i Vigili del Fuoco di Savona e il Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Genova per le immagini da loro realizzate e diffuse a mezzo stampa


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