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Del seguente articolo:

maggio-settembre/2013 -
Rebibbia il lavoro nell’Istituto Penitenziario della Regione
Il nuovo Presidente del Consiglio Regionale del Lazio, Daniele Leodori, visita il carcere romano “Rebibbia Nuovo Complesso”
Jessica Decarolis

Il Garante per i diritti dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni ha accompagnato il Presidente del Consiglio Regionale del Lazio Daniele Leodori in una visita nel carcere romano di “Rebibbia Nuovo Complesso”. Il Presidente Leodori, dopo la sua nomina a presidente dell’Assise regionale, ha effettuato la prima visita istituzionale nel più importante Istituto penitenziario della Regione, Rebibbia Nuovo Complesso. Da tempo questo Istituto, non ha più un direttore a tempo pieno sin da quando il direttore precedente è stato nominato Provveditore Regionale dell’Amministrazione penitenziaria per la Toscana. Da allora , la gestione dei due più importanti istituti carcerari della Capitale (Rebibbia e Regina Coeli) è stata affidata a un solo direttore che gestisce contemporaneamente queste due complesse realtà.
Attualmente Rebibbia Nuovo Complesso ospita 1.758 detenuti, di cui 597 sono gli stranieri, a fronte
di una capienza regolamentare di 1.218 posti, con un tasso di sovraffollamento del 44 per cento.
I reparti nei quali sono distribuiti i detenuti sono il G6 (quello del’isolamento), il G7 (detenuti in regime di 41/Bis), il G8 (reparto reclusione), il G8 trans (reparto transessuali), il G9 (detenuti comuni, reparto precauzionale che ospita Sex Offender ed ex appartenenti forze dell’ordine), il G11 (detenuti comuni), il G12 (transito per detenuti comuni e ad alta sicurezza) e G14 (il Centro Clinico).
La presenza del Garante nella struttura è settimanale assieme a 16 operatori che effettuano oltre 3.100 colloqui l’anno. Il questo Istituto sono stati attivati diversi progetti lavorativi e culturali che coinvolgono decine di reclusi. Fra le iniziative più importanti patrocinate o cofinanziate dal Garante,sono da ricordare
- il telelavoro con la società Autostrade per l’Italia,
- il Call Center 1254 di Telecom Italia,
- la digitalizzazione dei fascicoli dell’archivio storico del Tribunale di Sorveglianza di Roma
- Il progetto realizzato con il Polo Universitario di Roma Tor Vergata per consentire ai detenuti di frequentare l’Università nella quale convergono detenuti/studenti provenienti dai circuiti di Alta Sicurezza di tutta Italia. Questo progetto è stato indicato dal Ministero della Giustizia quale modello di riferimento per l’intero territorio nazionale.
Per quanto riguarda le attività culturali, oltre alle iniziative dei circoli Arci/Uisp e Legambiente, occorre sottolineare il percorso della Compagnia Teatrale “Liberi Artisti Associati”, la cui esperienza ha ispirato la realizzazione del film“Cesare deve Morire”, che ha vinto l’Orso d’Oro al Festival di Berlino 2012.
“È molto importante - ha detto il Garante Angiolo Marroni - che il presidente Leodori abbia voluto compiere questa visita a Rebibbia Nuovo Complesso: è questa una struttura che rappresenta la sintesi perfetta di cosa sia, oggi, il mondo del carcere: progetti all’avanguardia che garantiscono lavoro, formazione e istruzione ai detenuti nel pieno rispetto dell’articolo 27 della Costituzione, ma rappresenta anche sovraffollamento, difficoltà gestionali e carenze economiche e di personale. Tutte problematiche che incidono pesantemente sulla vita quotidiana di una struttura così complessa. Non può, infatti, essere un caso che ben 8 degli 11 decessi registrati dall’inizio dell’anno nelle carceri del Lazio abbiano riguardato detenuti o personale di questo Complesso.
Per migliorare la vita nelle carceri occorre ridurre la mole di problemi che grava sul sistema. In questa ottica, il Decreto varato dal governo sembra l’inizio di una nuova stagione di tutela dei diritti dei detenuti. Ma non basta. Personalmente, non rinuncio alla speranza che il Parlamento possa migliorare il testo, andando ad incidere a fondo sui veri nodi del sistema carcerario italiano”.


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