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Del seguente articolo:

Luglio-Agosto/2007 -
Guerra, le bombe ‘a grappolo’ uccidono i bambini
Maurizio Pompei


Croce Rossa e Amnesty denunciano al mondo le devastazioni fra i civili e in guerra


La Croce Rossa Internazionale Amnesty International e il Comitato Internazionale contro le mine antiuomo e decine di altre organizzazioni umanitarie, chiedono già da diversi anni la moratoria all'uso delle cosiddette “bombe a grappolo”. E, a dispetto del fatto che le bombe a grappolo sono le armi più apprezzate negli arsenali degli Stati uniti e della Nato, ancora oggi mietono migliaia di vittime fra la popolazione dei territori investiti dalle guerre.
Durante la guerra del golfo più di 30 milioni di "bombette" furono gettate sul Kuwait e l'Iraq e, nei mesi successivi, bombe inesplose uccisero 1600 civili e ne ferirono altri 2500.
Il loro attuale uso in Afghanistan ha determinato l'attenzione dell'opinione pubblica, che in particolare ritiene inaccettabile l'impatto che esse hanno sulla popolazione civile.Le bombe a grappolo sono piccole bombe esplosive racchiuse in un grosso contenitore che, dopo essere stato lanciato, si apre a mezzaria seminando i terreno con il suo carico micidiale Tali bombe possono essere sganciate da aerei, o lanciate con missili o proiettili di artiglieria. La CBU (cluster bomb unit) 26, largamente impiegata nel Laos, è una bomba a frammentazione che consiste in un grosso guscio contenente 670 "bombette" della grandezza di una palla da tennis, ciascuna delle quali contiene 300 frammenti metallici. Se tutte le bombe esplodono, circa 200.000 frammenti d'acciaio sono sospinti sopra un'area della grandezza di parecchi campi di calcio, creando una zona di possibile sterminio totale. Poiché i frammenti viaggiano ad alta velocità, quando colpiscono le persone producono onde pressorie all'interno del corpo che determinano danni orribili ai tessuti molli e agli organi interni: perfino un solo frammento che colpisce una persona può determinare rottura della milza o far esplodere l'intestino. E questi non sono effetti collaterali inattesi o sfortunati: le bombe infatti sono state progettate per questi scopi. Durante le loro guerre in Indocina, gli Stati Uniti ne gettarono quantità enormi per ‘bonificare’ il territorio.
Un bombardiere B-52 ne può ad esempio gettare 25.000 in un solo viaggio. Si stima che circa 90 milioni di bombe CBU-26 furono gettate nel Laos ( e le CBU-26 è solo uno dei 12 diversi tipi di "bombette" impiegate).
Poiché si disperdono in un area vasta e sono difficili da guidare su un preciso bersaglio, le bombe a grappolo risultano particolarmente pericolose quando usate vicino ad aree abitate da civili. Inoltre, esse possono non esplodere: se il contenitore si apre ad una altezza sbagliata, o se la discesa delle bombe è interrotta da alberi o se cadono su un terreno soffice, possono non detonare. Le bombe inesplose (circa il 10-30%) rimangono sul terreno diventando delle super mine anti-uomo che possono esplodere in seguito al minimo contatto. Risultano pertanto pericolose per i civili ma anche per i militari, per gli operatori di pace e perfino per gli esperti sminatori.
I bambini rappresentano un'alta percentuale di vittime in questo contesto in quanto sono attratti dai colori brillanti e dalla forma curiosa delle "bombette".
Le bombe a grappolo diventano meno stabili e più pericolose con il passare del tempo. Nel Laos quasi ogni giorno vi sono vittime di bombe gettate 30 anni fa. Con una stima approssimativa di 10 o più milioni di bombe inesplose, queste morti potrebbero continuare a presentarsi per decenni.
Ci sono vari tipi di bombe a grappolo. La WDU-4, usata in Indocina, conteneva 6.000 freccette metalliche che venivano rilasciate poco sopra le teste delle vittime. Testimoni affermano che tali bombe letteralmente inchiodavano la gente al suolo. Le CBU- 41 contengono "bombette" riempite con il napalm, le CBU-89 disperdono mine, e l'Honest John (sic!) trasporta 368 bombette riempite con gas nervino sarin. Le CBU-87 sono state largamente usate dagli Stati Uniti durante la Guerra del Golfo, durante la Guerra del Kossovo e quella in Afghanistan, ed hanno tre meccanismi mortali: anti-uomo, anti-carro e incendiario (cioè colpiscono gli uomini, i mezzi e quindi, per finire, incendiano l'ambiente). I bombardieri B1 possono trasportare abbastanza bombe a grappolo da coprire un aerea di 350 campi di football.


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