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Del seguente articolo:

maggio/2004 -
Pronto, 115? Aiuto, pompieri, correte
Luca Priolo

"Pronto, pompieri correte… aiuto…fate presto…". Questa una delle mille e mille invocazioni di soccorso che i 115, i centralini delle sale operative del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, ricevono ogni giorno da cittadini che chiedono un intervento immediato per le ragioni più diverse. Dai minimi incidenti domestici - anche una porta d’ingresso chiusa dall’interno fa scattare l’emergenza - un soccorso per una persona bloccata in ascensore, per anziani e handicappati, o dalle fiamme più piccole nei laboratori artigiani a quelle devastanti nelle industrie o, peggio, quelle dei boschi, fino agli incidenti stradali più complessi con groviglio di vetture e vittime, quelli ferroviari, gli allagamenti o i terremoti, la richiesta di aiuto, ovunque, è sempre rivolta ai pompieri. I Vigili capillarmente diffusi sul territorio in oltre duecento distaccamenti, rispondono al cittadino con un servizio di soccorso tempestivo, efficace, e totalmente gratuito.
Il Corpo, che fa parte del complesso quadro operativo della Protezione Civile italiana, ha al suo vertice il Ministro dell’Interno, Giuseppe Pisanu, mentre tutte le forze che afferiscono alla protezione civile in generale sono coordinate da un Sottosegretario di Stato. Nel dicastero dell’Interno i Vigili del Fuoco sono in uno specifico Dipartimento a capo della quale è il prefetto Mario Morcone.
Gli oltre 32.000 appartenenti al Corpo Nazionale, apparentemente tanti ma - seppur arricchiti da 5.000 vigili volontari a servizio discontinuo e da circa 3.600 vigili ausiliari che prestano il servizio militare di leva nel Corpo - non sono mai sufficienti soprattutto in occasione delle grandi calamità. Sono tutti uomini dotati di grande resistenza fisica, coraggio, sangue freddo con grande capacità di intuizione e inventiva. I Vigili del Fuoco sono costantemente allertati sul territorio in 4 turni di lavoro che coprono le 24 ore per ridurre al minimo i tempi di un intervento immediato. La loro organizzazione è quella di un organismo civile che è componente fondamentale del sistema nazionale della protezione civile e opera a garanzia della sicurezza dei cittadini provvedendo alla tutela della vita umana e dell’incolumità pubblica, alla salvaguardia dei beni e dell’ambiente dai danni o dai pericoli derivanti dagli incendi e da ogni altro fattore incidentale, compresi quelli connessi ai rischi industriali e all’impiego dell’energia nucleare".
Il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco è strutturato in modo da poter fronteggiare con grande tempestività di intervento le molteplici e imprevedibili situazioni di emergenza. Queste ultime possono essere caratterizzate da cause anomale e complesse, da effetti variabili (anche per condizioni ambientali particolari), da scarsa prevedibilità delle possibili circostanze influenti: Il Corpo opera in profondità soprattutto nel campo della prevenzione, la vigilanza sul territorio è capillare e la sorveglianza è particolare negli aeroporti e nelle zone portuali di primario interesse nazionale. Per quanto riguarda la sorveglianza in mare gli interventi sono assicurati dalla flotta del "Servizio antincendio portuale" che, con apposite unità navali denominate ‘motobarche pompa’, è in grado di operare dentro e fuori dai porti. Queste imbarcazioni speciali sono dotate di potenti motori sia per la propulsione che per il funzionamento delle pompe antincendio e sono dotate a prua anche di un’elica trasversale che agisce sia per piccoli spostamenti a 90 gradi che per contrastare la spinta trasversale generata dalle pompe centrifughe in fase di erogazione antincendio. Le unità assegnate a questo servizio, oltre 750, sono presenti in una ventina dei maggiori porti nazionali. Accanto a queste unità operative in mare, il Corpo ha un suo settore particolare di Vigili sommozzatori - vera punta di diamante delle diverse specializzazioni - composto da un agguerrito gruppo di esperti subacquei ripartiti sul territorio in 34 nuclei. I sommozzatori operano in ogni circostanza, spesso anche drammatica, dal salvataggio delle persone al recupero delle vittime, fino alla collaborazione con l’Autorità giudiziaria per accertamenti o con la Soprintendenze archeologiche per il recupero dei reperti.
La sorveglianza per la sicurezza è ovviamente altissima anche negli aeroporti e i nuclei operativi sono dotati di mezzi particolarmente potenti e veloci, sempre presenti in pista per intervenire con la massima efficacia nelle situazioni drammatiche che si possono creare negli incidenti agli aerei. Prevenzione e sorveglianza sono alte anche sulle stazioni ferroviarie. Una presenza capillare dei Vigili è attuata infine per motivi di sicurezza su tutte quelle manifestazioni che prevedono il raduno di persone in ambienti chiusi quali i cinema, teatri, congressi, stadi. I Vigili del Fuoco hanno poi un loro servizio aereo - il Nucleo elicotteri - che assicura interventi particolari quali, ad esempio, il soccorso sanitario urgente in zone impervie per infortunati che necessitano di cure ancor prima di giungere in ospedale. Questo servizio dispone di 35 velivoli ad ala rotante (fra cui 8 modernissimi AB 412 a motore biturbina di grande potenza e sicurezza), che sono dislocati in 12 nuclei che coprono tutto il territorio. Nelle regioni Liguria e Lazio, in particolare, a bordo degli elicotteri è anche prevista la presenza di personale medico sanitario del Servizio Sanitario Nazionale. Altro settore specializzato è quello dei ‘radiometristi’, che operano per preservare la popolazione dai rischi derivanti dall’impiego di fonti nucleari. All’interno dei Comandi provinciali vi sono squadre speciali radiometriche composte da uomini opportunamente addestrati con tute anticontaminazione, autorespiratori, dosimetri individuali e strumenti per la misurazione della radioattività.
Per quanto concerne infine i mezzi di intervento, il Corpo dispone di un parco automezzi di circa 9.000 unità con circa 1.400 "autopompaserbatoio" (APS), circa 500 "autobottepompa" (ABP), 260 "autoscale" (molte delle quali raggiungono i 50 metri di altezza). È in corso di completamento, inoltre, la fornitura di 40 nuove autoscale dotate di unità di controllo a microprocessori e alcune di queste dotate di ‘volata’ terminale snodabile (una grande innovazione del settore), per interventi aerei su edifici molto alti e difficilmente accessibili.
Come si vede, il Corpo, caratterizzato dall’agevole flessibilità operativa connessa alla dotazione di attrezzature specialistiche per vari tipi di soccorso, con una qualificazione del personale mirata sulle diverse emergenze e calamità, con l’immediatezza dei suoi interventi, è sempre presente in tempo reale, in qualsiasi situazione. Il decentramento delle forze sul territorio è coordinato dai diversi livelli decisionali che consentono la necessaria autonomia operativa e un’adeguata autosufficienza. Notevole è infine la capacità di aggregazione dei reparti per fronteggiare le calamità con emergenze di qualsiasi natura e di qualsiasi dimensione.Il Corpo coordina la sua azione in sede internazionale all’interno del quadro Comunitario e opera d’intesa con il Comiteé Tecnique International de Feu (C.T.I.F.), la International Organi-zation Standardization (I.S.O), e la Inter-national Civil Aviation Organization, (I.C.A.O.), attuando un continuo confronto e scambio di informazioni su ricerca e la normativa in campo antincendi.
Fin qui i dati tecnici, i numeri, insomma. Ma dietro le aride cifre, come già accennato, lavorano gli uomini (ma non mancano certo le donne) che vegliano su sicurezza e sull’incolumità dei cittadini.
Lo spirito di sacrificio è altissimo e lo testimoniano i caduti e i feriti in servizio.
Il tutto, però, nel silenzio e discrezione più assoluti. Salvo per le occasioni delle grandi calamità, non sempre i media sottolineano l’opera e l’impegno continui dei Vigili del Fuoco. Dal canto loro, questo esercito di specialisti, non ama mettersi in mostra e neppure usa convocare prestigiose conferenze stampa. Tutti, compresi i dirigenti, preferiscono lavorare nel silenzio. Il che (nel nostro Paese dove tutto viene portato alla ribalta dei riflettori), non è un particolare trascurabile.


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