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Del seguente articolo:

novembre-dicembre/2015 -
Nel centenario della Grande Guerra 1915-1918
Il Commissario Straordinario di Roma Francesco Paolo Tronca visita le mostre sulla Grande Guerra
Riccardo Romeo Jasinski *

Il Commissario Straordinario della capitale, Francesco Paolo Tronca, si è recato al Museo Storico della Fanteria per visitare le mostre dedicate alla "Grande Guerra". Ad accoglierlo il generale Danilo Errico, Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, e il generale Giuseppenicola Tota, capo del V Reparto Affari Generali dello Stato Maggiore Esercito. Il museo ospita due mostre: la prima organizzata dall'Esercito intitolata "Bollettino 1268. Il confine di carta", e si protrarrà fino al 4 novembre del 2018 e la seconda, dal titolo "Il Corpo Militare della C.R.I. nella Grande Guerra: una storia fatta di uomini".
L'Esercito, in occasione del Centenario della Grande Guerra, ha realizzato questa mostra commemorativa che illustra il conflitto a partire dai suoi protagonisti, ovvero i tanti uomini che, anche non essendo votati alle armi, imbracciarono il fucile per combattere al fronte, in risposta all'appello del Paese. Il bollettino della vittoria, il numero 1268, è stato assunto quale emblema dell'esposizione e memoria dell'istante in cui l'Italia tutta si strinse unita e commossa attorno alla Bandiera, guardando alla pace come a una vitale conquista.
Anche il Corpo Militare della Croce Rossa Italiana ha realizzato nello stesso contesto una mostra con fotografie, oggetti e attrezzature inerenti le attività specialistiche nel corso della Grande Guerra, per illustrare e mettere in luce l'imponente lavoro svolto in soccorso di tutti coloro che furono vittime nelle vicende belliche. Militari in trincea, militari feriti o malati ricoverati negli ospedali territoriali, civili colpiti dalla violenza della guerra. Un soccorso prestato ininterrottamente dal 24 maggio 1915 fino a tutto il 1919.
Nel corso della visita il Commissario Tronca ha affermato: "Le trincee del Primo conflitto mondiale raccontano atrocità ma hanno rappresentato anche il luogo di coesione nazionale tra siciliani e veneti, tra romani e milanesi che si incontravano per la prima volta combattendo per un'unica Patria. Dobbiamo ispirarci a quei valori e investire sempre sui giovani e sulla cultura per avere un'Italia consapevole della sua grande storia”


* Colonnello com. CRI (in cong.) Responsabile dell’Ufficio Storico Comitato CRI Firenze

FOTO: Il saluto tra il Prefetto e il generale Errico, sulla sinistra l'Ispettrice nazionale delle Infermiere volontarie sorella Monica Dialuce Gambino


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