Direttore Responsabile Leandro Abeille


 
home
sommario
noi
pubblicità
abbonamenti
mailinglist
archivio
utilità
lavora con noi
contatti
ARCHIVIO

Del seguente articolo:

Marzo - Giugno/2015 -
Migranti, l'impegno della CRI
Volontari CRI, nel 2014 assistiti oltre 133 mila migranti in 14,7 milioni di ore di servizio
Ugo Rodorigo

Un impegno crescente nell'accoglienza dei migranti e nel sostegno alle persone in difficoltà economica. È questa la fotografia dell'azione umanitaria svolta dalla Croce Rossa Italiana nel 2014 e presentata a Roma nel suo Report annuale presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Presenti alla conferenza il Ministro dell’Interno Angelino Alfano, del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, del Sottosegretario alla Difesa, Domenico Rossi, del Direttore Generale Vigilanza sugli Enti e della Sicurezza delle Cure del Ministero della Salute, Giuseppe Viggiano, del Presidente Nazionale della Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca, del Direttore Generale CRI, Patrizia Ravaioli. Moderatore Giovanni Floris.
Il ministro degli Interni Angelino Alfano: "l'Europa è a un bivio decisivo: scegliere di essere o non essere solidale”. La Commissione Ue approva l’Agenda sui migranti: 24mila via dall'Italia in 2 anni e l’area di intervento di “Triton” sarà estesa fino a 138 miglia a Sud della Sicilia

L o scorso anno i volontari hanno prestato 14,7 milioni di ore di servizio per aiuti umanitari, con una media annua di cento ore a volontario. Tra le emergenze affrontate, l'alluvione in Liguria dell'ottobre scorso, l'accoglienza a chi sbarca sulle nostre coste e il sostegno a 511mila persone bisognose di aiuto.
Il sostegno ai migranti
Per quanto riguarda i migranti la Cri nel 2014 ha accolto 133.694 mila persone mobilitando 920 mezzi ed intervenendo in 348 sbarchi con 4.963 mila volontari ed operatori impiegati.
Il sostegno nelle diverse difficoltà
Sul capitolo sostegno alle persone in difficoltà e senza fissa dimora la Croce Rossa ha risposto a circa 4 milioni di richieste di aiuto sostenendo continuativamente per tutto l'anno 511 mila persone fornendo beni alimentari, indumenti, materiale scolastico supporto per il pagamento di bollette e cure mediche.
L'impegno all'estero
Grande anche l'impegno all'estero. L'anno scorso è stato inaugurato ad Haiti a Port-Au-Prince il 'Village Haitien Solferino' ideato e finanziato da Cri. Si tratta di un insediamento di 53 case per altrettante famiglie rimaste senza tetto dopo il catastrofico terremoto del gennaio 2010. La Cri è stata inoltre impegnata nel Kurdistan iracheno ed ha progetti di collaborazione in Palestina, Giordania, Iraq e Libano.
L'emergenza sbarchi
Il presidente della Cri, Francesco Rocca, ha ricordato la cifra altissima di "un milione di interventi in ambulanza" effettuati nel 2014, ricordando però che quello passato è stato l'anno dell'immigrazione, "uno dei temi fondamentali che continua anche nel 2015, con oltre 4mila volontari in oltre 350 sbarchi, un impegno per il quale abbiamo dimostrato soprattutto in Sicilia una reattività straordinaria". Per Rocca "l'attività sulle navi di Mare Nostrum ha garantito il principio di umanità, con il pattugliamento che ha salvato molte vite umane".
Il Ministro Alfano: in tema d’immigrazione “non sono pessimista su un negoziato complessivo con l'Ue”, lo ha detto a Rainews24 a margine della presentazione del Report annuale CRI. "Vediamo l'impianto complessivo della proposta" del piano Ue per la ripartizione dei migranti tra i paesi membri, "senza dare giudizi affrettati", ha aggiunto Alfano e già oggi "stiamo lavorando bene sui tre livelli: in Africa con l'Onu per contrastare gli scafisti, in mare con l'allargamento di Frontex e in Europa per far cadere il muro di Dublino". Su quest'ultimo punto, "l'Ue è a un bivio decisivo: o è solidale e responsabile o semplicemente non è, perchè non basta una moneta per fare una grande unione", ha ribadito il ministro, spiegando: "vogliamo che cada il muro di Dublino, perche' tutti devono farsi carico dell'accoglienza nel momento in cui arrivano flussi importanti di migranti, e non solo i paesi di primo ingresso".
La riforma
Tra i numeri da elencare ci sono anche quelli relativi a conti e costi della Cri, oggetto di una riforma che il governo si è trovato in eredità dalla passata legislatura. E allora, se Rocca ricorda che "la Corte dei conti ha certificato la tenuta dei bilanci della Croce Rossa, che ha coniugato contenimento dei costi con rafforzamento delle attività", il sottosegretario allo Sviluppo economico Claudio De Vincenti ha sottolineato "l'esigenza di garantire efficienza e risorse, che non possono più venire soltanto dal pubblico. La riforma punta a un ammodernamento profondo che passa per numerosi comitati territoriali, che abbiamo pensato debbano avere uno statuto privato, mantenendo però una solida cornice pubblica" annunciando che di concerto con il ministero della Salute "sarà convocato in tempi rapidi il tavolo con i sindacati per gestire al meglio questi processi".
I 150 anni di Croce Rossa
La Cri svolge, inoltre, una serie di attività che riguardano la promozione della salute e della vita, come la diffusione delle manovre di primo soccorso, manovre salvavita pediatriche, campagne di educazione alla sicurezza stradale e di prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili. L'Associazione, impegnata anche nei servizi in favore di persone vittime di violenza, gestisce quattro Centri antiviolenza ad Asti, Avezzano, Genova e Padova, che offrono accoglienza, ascolto e sostegno a donne e minori. "La Cri - ha detto il Direttore Generale Patrizia Ravaioli - nel 2014 ha tagliato lo straordinario traguardo del secolo e mezzo e, grazie al profondo rinnovamento e all'apporto di un grande numero di giovani, cresce in ogni ambito e rafforza la sua missione. Il 2014 è stato anche un anno di grande cambiamento normativo: ha preso concreto avvio il processo di privatizzazione di circa 436 Comitati Provinciali e locali, che ha reso i volontari responsabili in prima persona della gestione legale ed economica. Un passaggio che gli stessi volontari auspicavano da tempo, ma con complessità non trascurabili".
__________________
Immigrazione, per la Chiesa il sistema delle quote non è umano
"Il sistema delle quote per i migranti non è umano". Così il cardinale Antonio Maria Vegliò, Presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, boccia le recenti decisioni dell'Europa in materia di flussi.
"L'Europa non ha mai avuto un programma", ha detto l’alto prelato alla Radio vaticana. "Sono sempre del parere che l'Europa finora non abbia mai avuto un programma per le immigrazioni. È sempre stata lì a rattoppare le urgenze"."Adesso hanno fatto le quote per i rifugiati e trovo questa decisione veramente poco umana e poco cristiana".
Per il Presidente del Pontificio consiglio dei migranti "l' immigrazione è un problema che bisogna affrontare non nell' emergenza: bisogna avere un programma. Questa, infatti, è una realtà che c'è e ci sarà sempre di più. Quali sono le cause delle immigrazioni e le cause dei rifugiati? Per le migrazioni, la povertà; per i rifugiati, le guerre. Finché ci saranno povertà e guerre nulla cambierà".
Invece "la Chiesa ha sempre avuto nel suo essere Chiesa l'attenzione per i più poveri, per i più diseredati, per i più abbandonati e questi sono i più poveri, i più diseredati, i più abbandonati! Quindi è consono alla missione della Chiesa assistere chi sta peggio. Se la Chiesa non facesse queste cose, tradirebbe veramente la sua missione"


<<precedente sommario successivo>>
 
<< indietro
ricerca articoli
accesso utente
login

password

LOGIN>>

Se vuoi
accedere a tutti
gli articoli completi
REGISTRATI

Scrivi il tuo libro: Noi ti pubblichiamo!

Le parole di una vita

Cittadino Lex

gg