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Del seguente articolo:

Giugno - Agosto/2009 -
Cri - Solferino 2009“La Croce Rossa Italiana come Società Nazionale di Croce Rossa di un paese membro dell’Unione Europea, accoglie molto positivament
Il 60° Anniversario della Convenzione di Ginevra
Carlo Rodorigo

“La Croce Rossa Italiana come Società Nazionale
di Croce Rossa di un paese membro dell’Unione
Europea, accoglie molto positivamente la Dichiarazione
degli Stati membri dell’Unione europea per ricordare il 60° anniversario
delle quattro Convenzioni di Ginevra del 12 agosto 1949,
in merito alla protezione delle vittime di guerra. Come ausiliaria
dei pubblici poteri nel settore umanitario, confermiamo
il nostro impegno a collaborare nella promozione,
diffusione e implementazione del Diritto Internazionale Umanitario”.

Con questa dichiarazione il Commissario Straordinario CRI Francesco Rocca ha espresso la determinazione del nostro Ente umanitario a perseguire costantemente i principi del Diritto Internazionale umanitario.
Le Convenzioni di Ginevra e i loro Protocolli Aggiuntivi sono la spina dorsale del Diritto Internazionale Umanitario (D.I.U.) e stabiliscono i limiti entro i quali si deve combattere una guerra. Tutti i 194 Stati hanno aderito alle Convenzioni di Ginevra rendendole universali.
Negli ultimi anni la rilevanza del D.I.U. è stata messa in discussione vista la crescente complessità dei conflitti armati e la difficoltà nel distinguere i combattenti dai civili. “Non cí’è dubbio - ha dichiarato il Presidente del Comitato Internazionale di Croce Rossa, Jakob Kellenberger - che le regole esistenti del D.I.U. rimangono rilevanti e che il miglioramento della conformità con la legge continua ad essere la sfida maggiore. Il CICR deve esaminare tutti i modi possibili per accrescere questa conformità”.
“Allo stesso tempo, alcuni concetti chiave relativi ai conflitti armati di oggi devono essere chiariti e alcune regole ancora non sufficienti devono essere rafforzate” ha aggiunto Kellenberger sottolineando quanto “sarebbe auspicabile sviluppare ulteriormente alcuni aspetti del Diritto, specialmente quelli relativi ai conflitti armati non internazionali. Il ruolo del CICR non è solo quello di fare tutto il possibile per il rispetto delle regole esistenti, ma anche dare indicazioni su quali sviluppi del D.I.U. siano necessari da un punto di vista umanitario”.
Per ricordare questo anniversario il CICR ha commissionato un sondaggio tra le popolazioni dei paesi colpiti da conflitti dal quale potesse emergere quanto “un comportamento sia accettabile durante le ostilità e sull’efficacia delle Convenzioni di Ginevra”.
Il sondaggio è stato svolto dall’Agenzia Ipsos in Afghanistan, Colombia, Repubblica Democratica del Congo, Georgia, Haiti, Libano, Liberia e Filippine. I risultati hanno evidenziato un ampio sostegno alle Convenzioni di Ginevra e al D.I.U nel suo insieme. Tuttavia il sondaggio ha anche rivelato che l’impatto delle regole percepito nei teatri di guerra è decisamente più debole del sostegno a loro dimostrato. E’ chiaro quindi che le popolazioni di paesi colpiti da conflitti armati vorrebbero un maggiore rispetto delle regole.


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