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Del seguente articolo:

maggio/2004 -
Incidenti, tanta fatalità, tanta leggerezza
Veronica Coppola

Ancora dal sito ufficiale dei Vigili del Fuoco analizzato negli ultimi 15 mesi, ecco un altro sintetico ed emblematico resoconto di dolore e disperazione spesso causato dal fato, ma troppo spesso anche causato da piccole (e assolutamente non scusabili) e forse anche curiose disattenzioni dentro le case in cui viviamo.
Il ‘campionario’ rilevato è molto ampio e deve essere da monito: il gas, il fuoco o l’elettricità sono certo i peggiori pericoli costantemente in agguato ma, anche una semplice sigaretta accesa, un frullatore senza protezioni, un ascensore con i contatti malfermi o un chiave incastrata nella toppa, possono trasformarsi in potenziali e impensati pericoli per grandi e piccini.
Certo, il pronto intervento dei Vigili riesce a salvare tante vite umane e tanti sono pure gli episodi a lieto fine, ma è altrettanto certo che, quando queste tragedie accadono, la vita la si può purtroppo perdere anche in pochi brevissimi minuti prima dell’arrivo dei Vigili del Fuoco.

Esplode bombola GPL, un morto
Palermo, 31 gennaio 2003

Intorno alle ore 19 di ieri, nel comune di Pollina, in via dei Caduti in Guerra, un’esplosione si è verificata all’interno di una palazzina composta da tre piani fuori terra. Purtroppo, a causa della deflagrazione, provocata da una fuga di gas GPL da una bombola, una persona ha perso la vita.

Stufa a gas difettosa, distrutta una famiglia
Montalbano Elicona, 17 febbraio

Un piccolo difetto in una stufa a gas ha avuto conseguenze drammatiche per una famiglia di Montalbano Elicona (Catania). Due bambine sono morte ed il padre è in gravissime condizioni. Da una prima ricostruzione dei fatti, tutto è probabilmente iniziato perché una delle due stufe a gas della loro casa si era spenta. L’uomo si è avvicinato per riaccenderla ma, per il gas fuoriuscito dalla stufa difettosa, l’esplosione è stata immediata e ha investito in pieno l’uomo trasformandolo in una torcia umana. Da lì le fiamme si sono propagate rapidamente alla casa, due delle figlie si sono nascoste sotto al letto della loro camera, non immaginando che quello che avevano pensato come un rifugio sicuro si sarebbe trasformato in una trappola mortale. Il terzo figlio era in braccio alla madre che si è poi portata sul balcone dove alcuni vicini li hanno raggiunti con una scala e sono riusciti a trarli in salvo.
Il primo a giungere sul luogo della tragedia è stato Angelo Casella un compaesano delle vittime e capo squadra dei Vigili del Fuoco di stanza a Sant’Agata di Militello. Nonostante fosse sprovvisto di attrezzature e di tuta antincendio poiché non in servizio in quel momento, il Vigile del Fuoco si è cosparso d’acqua per poi gettarsi con coraggio nel rogo che ormai aveva avvolto tutta la casa. È riuscito ad allontanare una bombola del gas ormai rovente mentre la donna, dal balcone, gli urlava che dentro la casa c’erano due bambine. Il Vigile del Fuoco non ci ha pensato due volte e, dopo essersi bagnato di nuovo, è rientrato eroicamente nella casa piena di fumo. Al primo tentativo non trova nulla. Deve uscire per prendere aria e ribagnarsi. Entra di nuovo. A tentoni sente un piede, lo afferra. È una delle due bambine. Riesce a portarla fuori. Ma non è finita. Va ancora dentro, per cercare la sorellina. La trova e riesce a portare fuori anche lei. Le due piccole, però, erano già state uccise dalla notevole quantità di fumo respirata.

Monossido di carbonio dalle stufe per riscaldamento, due morti in due incidenti
Enna, 19 febbraio

Il malfunzionamento della caldaia a gas della casa di villeggiatura sulle Madonie, ha provocato la morte di un deputato regionale siciliano. La morte è sopraggiunta per inalazioni da gas fuoriuscito da una lesione nel tubo di scarico della caldaia. La moglie e i due figli della vittima, in seguito allo svenimento, erano rimasti sdraiati sul pavimento, mentre il capofamiglia è stato trovato dai soccorritori in posizione ‘inginocchiata’. Proprio queste diverse posizioni hanno probabilmente influito sulla sorte dell’uomo e la salvezza della sua famiglia. La posizione di ‘accovacciamento” non favorisce la circolazione del sangue, mentre chi rimane disteso a terra ha più probabilità di salvarsi.
Anche se diversa la dinamica che ha portato alla morte una donna di 79 anni, trovata priva di sensi nel bagno della propria casa di Pietraperzia (Enna), di nuovo si rivela letale il monossido di carbonio. L’anziana signora, infatti, ha inalato le esalazioni del micidiale gas prodotto dalla combustione di una coperta elettrica, incendiatasi per un probabile corto circuito. La donna è stata trovata dai Vigili del Fuoco di Enna, intervenuti per domare l’ incendio, a terra nel bagno, già priva di sensi ed è deceduta poco dopo.

TV va a fuoco nel suo mobile: incendio in casa
Milano, 20 febbraio

I Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Milano sono intervenuti con due autopompe, un’autoscala e un carro soccorso per un incendio in un appartamento causato, presumibilmente, dall’esplosione di un televisore. L’immediato intervento dei Vigili del Fuoco ha limitato i danni alla sola sala ed al mobile che ospitava il televisore.

Fuga di gas da fornelletto distrutta lavanderia
Ferrara, 23 febbraio

I Vigili del Fuoco del distaccamento di Portomaggiore sono intervenuti per un incendio che si è propagato da un fornello a gas e che ha parzialmente distrutto un locale adibito a lavanderia a Masi San Giacomo. Il proprietario dell’esercizio aveva posto sul fuoco una pentola quando improvvisamente è scaturita una vampata e le fiamme hanno cominciato a divorare gli arredi che si trovavano all’interno della stanza, tavoli, sedie ed attrezzatura.

Esplode GPL, crolla casa di montagna
Belluno, 27 febbraio

A causa di una fuga di GPL in un’abitazione nel comune di Cencenighe Agordino un’esplosione ha causato un incendio. Le squadre del Comando Provinciale di Belluno, del distaccamento di Agordo e del distaccamento volontari di Canale d’Agordo hanno tratto in salvo l’anziano occupante della casa che non è rimasto schiacciato grazie ad un piccolo spazio che si era creato tra il pavimento ed i detriti del solaio.

Testa nella ringhiera, bimbo incastrato
Pordenone, 20 marzo

Per gioco o per curiosità un bimbo di San Martino ha infilato la testa tra le sbarre della ringhiera di protezione delle scale interne della villetta in cui abita, ma poi non è più riuscito a sfilarla.
Spaventatissimo ha iniziato a strillare e a chiamare la mamma. La donna dopo alcuni tentativi, non riuscendo ad estrarre la testa del piccolo dalle sbarre, ha chiamato i Vigili del Fuoco che, per liberare il bimbo e non spaventarlo con rumori assordanti di attrezzi elettrici, hanno fatto ricorso a una sega a ferro azionata a mano per tagliare pazientemente alcuni elementi della ringhiera in modo tale da consentire al bimbo di estrarre la testa.

Donna incinta bloccata in un ascensore
Castelpusterlengo, 9 aprile

Una donna all’ottavo mese di gravidanza è rimasta imprigionata in un ascensore. Sul posto sono prontamente intervenuti i Vigili del Fuoco del distaccamento cittadino che, assistito da due operatori sanitari hanno riportato al piano l’ascensore, spalancando le porte. La donna è stata così tratta in salvo.

Bimbi con le mani bloccate: due soccorsi urgenti
Modena e Treviso, 21 aprile

A Castelfranco un bimbo si era messo ad armeggiare con una macchinetta che distribuisce biglie di plastica colorate. Il piccolo potrebbe aver fatto scattare qualche meccanismo non protetto per cui mano e braccio sono rimasti incastrati all’interno dello strumento di gioco. Alle sue grida è accorsa la mamma che però non è riuscita a liberarlo. Sono così intervenuti i Vigili del Fuoco, che hanno forzato il distributore per consentire al bimbo, in lacrime, di sfilare la manina dalla macchina.
Nel secondo intervenuti i Vigili hanno liberato una bimba di cinque anni, che si apprestava ad entrare assieme alla madre in un negozio del centro di Treviso ma, infilando una manina in una porta che si stava chiudendo, è rimasta intrappolata.

Dodicenne incastrato in un cassonetto per abiti usati
Milano, 20 maggio

Un ragazzino di 12 anni è rimasto incastrato nella giornata del 20 maggio dentro un cassonetto per la raccolta di abiti usati, probabilmente mentre tentava di prendere qualche indumento.
Il ragazzino si era proteso all’interno del cassonetto, nella centrale Piazza della Repubblica, dopo averne aperto il coperchio basculante ma ha perso l’equilibrio ed è rimasto incastrato, a testa in giù e con le gambe penzolanti all’esterno. A sentire le sue grida d’aiuto sono stati alcuni passanti, che hanno chiamato i Vigili del Fuoco che, appena giunti, hanno aperto il cassonetto tagliando un lucchetto e lo hanno liberato.

Sonno e sigaretta accesa, divampa un incendio
Ostia, 9 luglio

Poteva costare caro a una signora la leggerezza di addormentarsi con la sigaretta accesa la cui brace ha innescato un principio d’incendio che in breve tempo si è propagato dal letto al resto dell’abitazione. Sul posto sono giunte squadre dai Distaccamenti del Lido, dell’Eur e di via Ostiense con un’autoscala e un’autobotte. Proprio grazie all’autoscala da 50 metri i Vigili del Fuoco sono riusciti a raggiungere il terrazzo della casa e, dopo aver sfondato una finestra, ad entrare nell’appartamento e a fronteggiare e spegnere l’incendio. La donna, sofferente d’asma ma fumatrice accanita, è stata trasportata d’urgenza al pronto soccorso per una crisi respiratoria.

Esplode tv in ‘stand by’, provoca un incendio
Padova 16 luglio

Un televisore in “stand by”, cioè con la ‘spia’ (la lucetta rossa) accesa e quindi sotto tensione, è stato il veicolo per la propagazione di un incendio che ha divorato tendaggi e tapparelle del soggiorno di una abitazione nel quartiere Arcella. I Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Padova, intervenuti in pochi minuti sul luogo dell’incendio con un autopompaserbatoio e un’autoscala, hanno avuto ragione delle fiamme in poco tempo, tanto che i solai dello stabile non hanno riportato danni strutturali.

Bimba incastrata in una seggiola a scuola
Roma, 19 novembre

Una bimba che stava giocando come tutti i giorni con i suoi compagni di classe, è scivolata sulla sedia del suo banco e, lentamente, è finita con il fondoschiena nel buco dello schienale di metallo. Non riuscendo ad uscirne, si è spaventa ed ha iniziato a piangere. A quel punto la maestra, preoccupata, ha chiamato i Vigili del Fuoco che hanno dovuto tagliare lo schienale di metallo della seggiola, per liberare la bimba.

Baracca ricavata da cella frigorifera, quattro morti nel fuoco su sei occupanti
Roma, 20 novembre

Quattro immigrati hanno perso la vita a causa di un incendio che si è sviluppato a notte fonda all’interno di una baracca in via dell’Arco di Travertino, nel quartiere Appio di Roma. Delle sei persone che si dividevano lo stretto spazio nella baracca, ricavata all’interno di una cella frigorifera abbandonata, quattro decedute e due in prognosi riservata.

Candela ‘mangiafumo’ con fiamme nel soggiorno
Merano, 25 novembre

Una candela “mangiafumo” sarebbe stata la causa dell’incendio divampato in una abitazione di Corso Libertà a Merano. L’inquilina è stata svegliata dal crepitio delle fiamme altrimenti il fumo, che già aveva invaso il soggiorno e il corridoio, non le avrebbe dato scampo.Sul posto sono giunte diverse squadre dei Vigili del Fuoco con due autobotti e un’autoscala. Penetrati all’interno dell’abitazione muniti di autorespiratore i Vigili hanno domato in poco tempo le fiamme evitando che si propagassero ai sottostanti uffici, per poi azionare dei potenti elettroventilatori per disperdere il fumo.

Monossido di carbonio, muore con il suo cagnolino
Roma, 15 dicembre

Il malfunzionamento di una canna fumaria ha prodotto la fuoriuscita di monossido di carbonio che ha invaso un appartamento. La sostanza venefica ha causato la morte di una donna di 67 anni e del suo cagnolino e la perdita di coscienza del figlio che è stato trovato dai soccorritori riverso sul pavimento in gravi condizioni. A scopo precauzionale i Vigili del Fuoco hanno dichiarato inagibili tutti gli appartamenti quelli adiacenti alla canna fumaria.

Nonna e nipotino bloccati in ascensore
Piacenza, 3 febbraio

Intervento in un condominio di corso Vittorio Emanuele per liberare una nonna ed un bambino rimasti bloccati in un ascensore. La donna stava rincasando assieme al nipotino di due anni quando, durante l’apertura dei due battenti dell’ascensore, una parte della scarpa del bambino è stata risucchiata nella fessura tra la porta ed il pavimento bloccando le porte. I Vigili del Fuoco hanno dapprima aperto la porta del piano terra con il divaricatore e quindi, accertatisi delle condizioni del
bambino, hanno fatto scendere l’ascensore
liberando i due.

Bimbo in bilico su cornicione
Modica, 3 febbraio

Un bambino particolarmente vivace, eludendo la sorveglianza della mamma, si è arrampicato sul cornicione di una finestra di un edificio del centro di Modica. A dare l’allarme sono stati alcuni abitanti della zona che hanno chiamato i Vigili del Fuoco del distaccamento di Modica. Il bimbo, cui era stato detto di non fare alcun movimento, è stato portato in salvo con l’autoscala.

Salvi dal fuoco anziana e cagnolino
Sassari, 5 febbraio

Incendio in un appartamento del centro città, abitato da una anziana signora. Un Vigile Permanente che si trovava nelle vicinanze - era in quel momento libero dal servizio - si è immediatamente introdotto nell’appartamento ed ha portato in salvo la donna. Nel frattempo è arrivata una squadra dei Vigili che ha tratto in salvo anche il cagnolino che era rimasto ancora all’interno dell’abitazione.

Mamma distratta, bimba chiusa in auto
San Benedetto del Tronto, 16 febbraio

I Vigili del Fuoco sono intervenuti nel parcheggio di Piazza Marche per aiutare una giovane donna che, per una distrazione, era rimasta chiusa fuori della sua auto. All’interno si trovava una bimba di sette mesi che stava dormendo, la figlia della signora. Le chiavi della vettura, purtroppo, erano rimaste dentro e così la signora, preoccupata che la bimba potesse svegliarsi ed impaurirsi, ha chiamato i Vigili del fuoco. In pochi minuti i VV.F. hanno aperto una delle portiere dell’auto permettendo alla mamma di riabbracciare la bimba la quale, nonostante tutto il trambusto, ha continuato a dormire.


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