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Del seguente articolo:

Agosto/Dicembre/2018 -
Il Taser entrerà nelle Forze dell'ordine
Utile comne deterrente, importante come 'dissuasore' ma è comunque un'arma, e come tale va considerato
Giulia Nemiz Gregory

In un incontro che si è recentemente tenuto presso il Dipartimento della P.S. tra una delegazione dell’Amministrazione, guidata dal Direttore Centrale per gli Affari Generale della Polizia di Stato, Prefetto Filippo Dispenza, e le OO.SS sono stati esaminati acuni temi relativi al vestiario e all’equipaggiamento per operatori di Polizia. In particolare, oltre alle nuove divise, i temi sono stati relativi alle nuove fondine a rotazione in tecnopolimeri, le fasce in velcro e la pistola ad impulsi elettrici “Taser”. È in fase di avvio la distribuzione delle nuove fondine in tecnopolimero, destinate ai Reparti che operano in servizi di controllo del territorio, di Polizia Stradale, Polizia di Frontiera e Ferroviaria contestualmente alla distribuzione della divisa operativa, nonché agli Istruttori di Tiro e di Tecniche Operative su tutto il Territorio Nazionale.
Si è giunti a tale modello dopo una significativa fase di sperimentazione. La distribuzione sarà preceduta da una preventiva fase addestrativa/inforrnativa, per garantire il corretto utilizzo del sistema di regolazione e adattamento della fondina all'operatore, anche attraverso la piattaforma e-learning.
A tal fine sono stati predisposti dei moduli con testo, immagini e filmati, che saranno fruibili sulla piattaforma e-learning. Sono stati già acquistate 40.000 fondine e altre 40.000 lo saranno entro la fine dell’anno in corso. Le fondine andranno abbinate nell’uso con la divisa operativa, già distribuita agli UPGSP delle Questure (11.000 capi), ai Commissariati di P.S. (6000 capi) e i Reparti Prevenzione Crimine (1800 capi).
Il SILP CGIL ha sottolineato con favore la distribuzione della nuova fondina, dispositivo migliorativo e più performante rispetto a quella usata nel passato, che ha visto la nostra organizzazione sindacale particolarmente impegnata affinché ciò avvenisse. Ha sollecitato l’Amministrazione a una rapida distribuzione, provvedendo anche alla fornitura della divisa operativa per le Specialità e la Polizia di Frontiera. In particolare è stata rappresentata l’esigenza per i Commissariati di P.S. e Reparti di dotare di divisa operativa e nuova fondina tutto il personale, e non solamente per chi svolge attività di pattuglia, atteso che quest’ultimo di sovente viene sostituito con operatori che di norma sono preposti ad altre mansioni.

Fasce in velcro. Si è conclusa la fase di sperimentazione con esiti favorevoli per il dispositivo, denominato "fascia in velcro multiuso", da utilizzare come strumento di contenimento alternativo o ausiliario alle manette di sicurezza ed inserito tra l'equipaggiamento del personale della Polizia dì Stato, ed è stato predisposto il relativo piano di riparto per la distribuzione della fasce per i servizi di controllo del territorio ed i Reparti Prevenzione Crimine.
Anche per tale equipaggiamento sono state predisposte delle linee guida per il porto e l'impiego. Si è tenuto un periodo di sperimentazione presso le Questure di Roma, Milano e Torino, gli Uffici di Polizia di Frontiera Aerea di Fiumicino, Linate e Malpensa. Mentre per le esigenze degli Uffici Immigrazione e Uffici Polizia di Frontiera le fasce in velcro sono state giudicate non idonee, per i servizi di controllo del territorio sono risultate un dispositivo valido. Le fasce, già acquistate nel numero di 10.000 pezzi, faranno parte della dotazione dell’autovettura e nel caso in cui dovessero imbrattarsi di sostanze organiche verranno sostituite. A breve si provvederà alla loro distribuzione agli Uffici di Polizia. Gli istruttori provvederanno preventivamente a formare il personale per il corretto utilizzo delle fasce in velcro: in aggiunta saranno fruibili dei moduli illustrativi sulla piattaforma e-learning. Pistola ad impulsi elettrici. Si è conclusa la redazione, in sede interforze e di concerto con il Ministero della Salute, del nuovo documento di linee guida operative per la sperimentazione nei servizi di controllo del territorio di strumenti di autodifesa ad impulsi elettrici (pistola elettrica "Taser modello X2"). La sperimentazione, per la quale è in fase di predisposizione il relativo Decreto del Ministro dell'Interno e che sarà preceduta da una fase di formazione/informazione degli operatori interessati, avrà la durata di mesi 3 e si svolgerà nelle città ed interesserà i seguenti Reparti delle Forze di Polizia: Polizia di Stato: Uffici Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico delle città di Brindisi, Caserta, Catania, Milano, Padova e Reggio Emilia; Arma dei Carabinieri: Nuclei Radiomobile delle città di Bologna, Firenze, Milano, Palermo e Torino; Guardia di Finanza: Gruppo Pronto Impiego di Milano e Napoli. Rispetto al documento delle linee guida presentato sono state formulate delle osservazioni per la modifica di alcune parti ritenute non di univoca interpretazione. Pertanto le stesse dovranno essere riportate al tavolo interforze per essere condivise, per poi passare ad una fase di formazione dei formatori di ciascuna forza di Polizia. In seguito verrà predisposto un disciplinare per ciascuna forza di Polizia che sarà oggetto di confronto con le OO.SS. e solo successivamente si darà corso alla fase di sperimentazione. Per il SILP CGIL l’Amministrazione dovrà garantire che l’eventuale utilizzo del Taser né possa nuocere alla salute (ad esempio per chi abbia patologie cardiache) del soggetto nei cui confronti verrebbe utilizzato né vi possano essere conseguenze penali, amministrative e civili a carico dell’utilizzatore, ovvero l’operatore di Polizia. Sia per il Taser modello x2 sia per le fasce in velcro, prima del loro utilizzo, l’Amministrazione avvierà incontri specifici sulla materia con l’Autorità Giudiziaria al livello centrale e periferico.
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La sicurezza entra anche in Vaticano e i Taser, saranno in dotazione alla gendarmeria pontificia.


Finora non si hanno notizie che la nuova arma sia mai stata usata ma è assegnat a un gruppo scelto di agenti della Gendarmeria vaticana. Anche se finora la pistola elettrica in Vaticano non è mai stata utilizzata, oltre le mura Leonine il suo uso è consentito esclusivamente «a salvaguardia della vita».
L’introduzione dell’arma in Vaticano vuole essere un deterrrente, uno strumento in più nelle mani degli agenti che gestiscono la sicurezza del Papa e quella dello stato Vaticano. In particolare nelle udienze pubbliche dove il Pontefice è continuamente esposto al contatto con grandi folle.


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