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Del seguente articolo:

aprile - agosto/2016 -
Roma
La Villa Doria Pamphilj a Roma con i suoi 184 ettari di verde che hanno attraversato quasi cinque secoli di storia
Giulia Nemiz Gregory

Un classico esempio di verde a storia riferibile alla città di Roma è quello di Villa Doria Pamhilij che, con i suoi 184 ettari di estensione, è una delle più importanti e ampie ville storiche della capitale. Residenza di campagna della famiglia Pamphilj, sotto il pontificato di Innocenzo X (1644-1655) assunse l’aspetto di una fastosa residenza nobiliare di campagna.
Grazie alle continue acquisizioni di terreni fra loro confinanti, ancora oggi la villa conserva tracce delle trasformazioni susseguitesi dal Seicento all'Ottocento. L’acquisizione della Villa Corsini a Porta San Pancrazio, avvenuta nel 1856 da parte del Principe Andrea V Doria Pamphilj, rappresentò il suo ultimo grande ampliamento. Dopo che nel 1939 il comune di Roma avviò i primi espropri, lo Stato Italiano ne acquisì nel 1957 il nucleo originario. Parte di quel tessuto storico fu poi definitivamente acquisito dal Comune di Roma nel 1965 e nel 1971, fu anche resa finalmente possibile l’apertura al pubblico del suo meraviglioso parco.
L'apertura di Via Leone XIII (la cosiddetta "Via Olimpica"), in occasione delle Olimpiadi del 1960, ha diviso in due parti il complesso: a est il settore più ricco di testimonianze monumentali (edifici e giardini storici, fontane, arredi), a ovest quello più "selvaggio" e naturalisticamente fruibile.


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